Il 20 settembre 2016 uscirà in tutte le librerie Sei sempre stato qui di Eugenio Gardella, edito da Frassinelli. Sembra una notizia normale per il sito di una scuola di scrittura, ma, invece, questa notizia è, per noi, estremamente importante, perché Eugenio Gardella è il primo scrittore che, dopo aver affrontato un percorso di crescita in Officina Letteraria, sia approdato alla meritata pubblicazione. Esordisce, si potrebbe dire. E noi con lui. Per festeggiare, mercoledì 28 settembre alle ore 18:30 la nostra coordinatrice Emilia Marasco presenterà il romanzo di Eugenio a L’Amico Ritrovato di Genova.
Abbiamo chiesto a Eugenio di scrivere due righe sul libro, su di lui, su di noi.
Dicembre del 2011, nasce Officina letteraria e mi iscrivo. Provo a buttarmi. Lì conosco Emilia Marasco scrittrice, fondatrice della scuola e docente di arte contemporanea e scrittura creativa. I primi giorni in aula, dopo troppi anni di solitaria scrittura da autodidatta alle spalle, trovo persone con la mia stessa passione, trovo un clima di scambio e di confronto. Scriviamo molto, ridiamo e scherziamo anche se a volte non è facile. Per me così refrattario alle regole è faticoso. Ricordo i racconti da improvvisare in cinque minuti poi in tre e poi in due. È un po’ come tornare ai primi giorni di scuola, ma è anche una ventata di freschezza e di entusiasmo.
Poi leggo la Memoria impossibile il primo libro di Emilia, sull’adozione dei suoi figli, e mi colpisce per la sua verità. Anche io sono padre adottivo, certe cose non mi lasciano indifferente. Da anni voglio scrivere la storia della nostra famiglia. Dopo qualche giorno Emilia, tiene una lezione sul coraggio autobiografico. Capisco che può essere la strada per l’universalità. Inizio Sei sempre stato qui. Nel frattempo scrivo altri pezzi per Officina Letteraria. Trovare l’incipit, la voce, i punti di vista, stare nel numero di battute, asciugare, lavorare alle chiuse. Comincio a evidenziare un metodo. Comincio ad avere la sensazione che stia succedendo qualcosa.
Emilia e Claudia Priano sono d’accordo nel dire che sono arrivato già fatto e finito, con già la mia cifra letteraria, ma io non sono del tutto d’accordo. Officina mi sta donando qualcosa di inestimabile, un ambiente fertile, un percorso di crescita dove il mio background viene fuori, dove imparo a essere consapevole dei meccanismi che utilizzavo da anni per scrivere.
Specchiandomi in quello che le mie pagine provocano nei miei compagni, in Emilia e Claudia apprendo una lezione centrale. La consapevolezza di ciò che sto facendo.
Alla fine del primo anno andiamo tutti a fare una uscita sui prati, c’è qualcosa di magico nell’aria, sappiamo che questo nostro corso è stato speciale. Durante l’estate lavoro al mio libro. Scrivo tutta la notte. Tutte le notti. A ottobre arrivo al secondo anno di Officina Letteraria pieno di aspettative, con Sei sempre stato qui più o meno finito nello zaino. Claudia non c’è più, ma la gentile anima di Emilia regge le fondamenta. Conosco Laura Bosio e lei mi colpisce con la sua umana professionalità, raccolgo il coraggio e le dò il mio romanzo, le piace e sceglie di utilizzarne il prologo per dare un prodigioso esempio di editing a tutti noi. Partecipiamo ad alcuni indimenticabili workshop, conosciamo i reading debordanti di Paolo Nori e i pazzeschi esercizi per strada, bendati, proposti da Giulio Mozzi.
Poi anche questo anno finisce, porto a termine l’editing del mio libro con Laura Bosio e ancora qualche reading con Officina. Un po’ soffro di nostalgia. Passa un anno, ho il tempo di scrivere un altro romanzo e alla fine Emilia mi dà il contatto di un agente letterario. Le mando Sei sempre stato qui. Chissà, mi dico, magari un colpo di fortuna. Dopo qualche giorno ricevo una miracolosa telefonata.
Grazie Officina.