Di Martina Morando. Officina Letteraria @ Teatro della Tosse – 11 dicembre 2021. L’arte è correre dei rischi. Ce lo ha svelato Enrico Campanati durante il Laboratorio di scrittura creativa “Incontrare i personaggi“, che si è svolto a Teatro della Tosse l’11 dicembre 2021 con Emilia Marasco ed Ester Armanino, che ancora una volta hanno saputo restituire la bellezza e la complessità del saper raccontare, a trecentosessanta gradi. Non a caso, per l’ultimo incontro dell’anno prima del ritorno nel 2022 del ciclo “Scrivere è spaziare”, l’appuntamento si è svolto tra il palco e la platea della Sala Dino Campana. Quale posto migliore, in effetti, per incontrare un personaggio se non in quella dimensione, tra reale e onirico, propria di un teatro? Dove un personaggio si esprime proprio di fronte a noi, così vicino da poter essere quasi toccato, ma mai davvero posseduto? In quel luogo magico, intimo e insieme condiviso, dove le voci e il rumore dei passi rimbombano nelle nostre menti, e le dimensioni – dentro, fuori; luce, buio – si annullano creando uno spazio sé stante? È proprio lì che abbiamo conosciuto personaggi affascinanti, tutti magistralmente interpretati da Enrico Campanati: passaggi estrapolati dall’Antigone, così come da Il Natale di Henry; realtà che vengono create, dal nulla, di fronte a noi… e che da noi vengono poi sentite, lette, interpretate. Ma se interpretiamo, come faccio, io che scrivo, ad essere sicura che il mio personaggio non venga frainteso?, chiede un’allieva attenta. Era la preoccupazione persino di Platone, che rifiutava il racconto orale proprio per timore che il suo pensiero venisse distorto, e che per questo prediligeva la forma del dialogo – botta e risposta – di modo che niente potesse essere travisato. Arriva pronta la risposta di Campanati: L’arte è correre dei rischi, e proprio qui sta la sua forza. Enrico Campanati Quando scriviamo, aggiungono le nostre maestre, dobbiamo essere pronti a lasciare che chi legge prenda dal nostro racconto ciò che può, ciò che desidera, ciò che in quel momento gli serve. Persino un personaggio, in fondo, può essere tanti personaggi: a prescindere da come la nostra mente l’aveva pensato, può sempre diventare qualcos’altro – vuoi perché le storie, ci dicono Emilia ed Ester, non sai mai dove ti portano, vuoi perché ogni lettore ha il diritto di conoscere un personaggio al pari di come potrebbe conoscere una persona nel mondo reale, fuori da libri e sceneggiature. Ogni carattere, preferenza, descrizione sarà sempre declinata alla nostra percezione, alle nostre esperienze pregresse, alle nostre convinzioni e al nostro modo di interfacciarci all’altro in quel preciso istante – nessun essere umano è mai uguale a sé stesso, questo ce lo insegnava già Pirandello. I nostri personaggi non sono altro che rappresentazioni; sono interlocutori che nascono dall’urgenza di raccontare, di comunicare, di condividere, di conoscere, di esplorare luoghi, punti di vista, angolazioni. I personaggi sono un esercizio di empatia e hanno, in fin dei conti, un solo scopo: quello di aprire un dialogo con l’altro e, in quello scambio, ritrovare un po’ di noi stessi.
Di Angela Tenca. 8:30 cancello di casa, doppio arcobaleno come ad Apricale tanti anni fa.Un laboratorio di Officina Letteraria è uno dei pochi motivi al mondo per cui non mi pesa svegliarmi presto.Come dice quella frase che si trova spesso su Instagram, whatsapp e quant’altro? It’s a good day to be a good day? È un buon giorno per essere un buon giorno.È stato un buon giorno. Un laboratorio di Officina Letteraria è garanzia di passare una giornata di bellezza e creatività. Gli stimoli di Emilia e Ester riescono a rimettere in moto i neuroni più pigri, come i miei. È come prendere un integratore per il cervello, ti arricchisce.A Palazzo Ducale tra tuoni, fulmini e saette (arcobaleni inutili) abbiamo parlato di spazi, di Perec, della sua pagina bianca, del letto, della camera. Dal piccolo al grande.Di Manzoni dal ramo del lago di Como alla barchetta. Dal grande al piccolo.Di pavimenti e di soffitti, delle complicate, ipnotizzanti geometrie di Escher. Le sue opere risvegliano immagini nella memoria perché da qualche parte la gente della mia età le ha già viste. In un gioco da bambini, nelle piastrelle delle case dei nostri nonni, in qualche pubblicità, su una maglietta, qualcosa ritorna, è conosciuto.Gli esercizi originali e a volte bizzarri scatenano la nostra fantasia, è divertente ascoltarsi e sentire in quanti abbiamo pensato la stessa cosa, o la stessa cosa in maniera differente.Tante pizze e piastrelle bianche e nere oggi e anche sonno, botte di sonno in macchina, a tavola, sul treno.È il secondo laboratorio dopo l’interruzione causa Covid ed è una gioia.Capriole di gioia.Mi sentivo orfana, c’era un vuoto. Officina fa parte della mia vita da quando è nata, è stata casa e rifugio, senza ero orfana. La sede non c’era più, i laboratori sospesi.Ho continuato a vedere e sentire le compagne di corsi e le maestre, non ci siamo perse ma un laboratorio è un’altra cosa. Non è prendere un aperitivo e fare quattro chiacchiere tra amiche o fare una video chiamata. È giocare con le parole sotto una guida sapiente, è sentirti libera di scrivere quello che ti va e sapere che qualcuno ascolterà senza giudicare.Quando Officina ha chiuso la sede ho sentito di perdere un pezzo importante della mia vita. Ora lo sto ritrovando, parola dopo parola, esercizio dopo esercizio.Prospettiva di una storia era il titolo del laboratorio di oggi e l’abbinamento con la mostra di Escher non poteva essere più indovinato.L’ultimo esercizio era sullo spazio nei sogni, le case che sogniamo e nella realtà non esistono, stanze in più misteriose, porte che si aprono su paesaggi da incubo, strade che portano dove le macchine non possono arrivare e macchine che volano, soffitte a cielo aperto, campi blu e cieli gialli. Io sogno tanti spazi felici per nuovi laboratori di Officina.
Diario dei laboratori di Silvia Conte Officina è tornata. Ha trovato un nuovo spazio temporaneo, che è subito diventato un luogo, caldo di sole e di affetto, in cui è risultato naturale scrivere in presenza dopo tanto tempo di distanza, in cui si è creato un cerchio delle storie da condividere e da regalare agli altri. I nostri “semi” sono stati piantati e ognuno è tornato a casa con un pezzetto di Officina Letteraria in un vasetto che conteneva non solo dei veri semi di veri fiori, ma le parole che ci siamo donati. Ma sono partita dalla fine. Un quartiere, Castelletto, custodisce un giardino segreto, celato alla vista dei più distratti. In questo giardino di serre, una è stata restaurata e adibita a spazio sociale, questo luogo ha protetto per un’intera giornata le nostre storie, tra il grigio chiaro del cemento, l’antracite della struttura e il giallo limone delle sedie. Intorno a noi tante piante grasse, capperi che spuntano dai muretti a secco, alberi di varie grandezze e specie, peperoncini, pomodorini e verze appena nate. E erbacce. E zanzare. Ma anche farfalle e libellule. Storie? Fotografie dall’interno, uno scrigno che si apre, infinite possibilità, percorsi, ascolto relazionale, ipotesi e desideri sotto falso nome, istruzioni per l’uso, immergersi, immedesimarsi, confronto, incontro, qualcosa che non vediamo con gli occhi, nutrimento e cura, stare con sé stessi, un cerchio in cui troviamo quello che stavamo cercando. E noi giardinieri delle nostre storie, un’ intera giornata a spargere semi che faranno fiorire racconti, o solo frasi o anche niente, magari il nostro seme germoglierà nel giardino di qualcun altro. Ci siamo regalati parole e spezzoni di vite e di idee. A ben pensarci ogni scrittore ci regala un seme con un libro e noi leggendolo lo trasformiamo, lo facciamo nostro, lo viviamo, lo ripiantiamo, facciamo una talea. Insomma, io sabato mattina sono partita da casa con, nel naso, l’odore della matita appena temperata, come una scolaretta felice al suo primo giorno di scuola, con il quaderno nuovo e la borraccia con l’acqua, il cestino con la merenda, quello no, non lo avevo. Ma lo stupore era autentico, una bambina che entra in un luogo speciale, in una fiaba che ha come protagonista il giardino delle idee.
I laboratori di Officina Letteraria riprendono in forma nomade e site-specific. Incominciamo con un ciclo di tre workshop da ottobre a dicembre 2021 e riprenderemo, nel 2022, con un altro ciclo da febbraio ad aprile. Scrivere è spaziare. Tre incontri, tre spazi della città, tre ambienti narrativi diversi. Il Seme del racconto / Alle serre / Sabato 16 Ottobre; La prospettiva di una storia / DaEscher / Sabato 13 Novembre; Incontrare i personaggi / Alla Tosse / Sabato 11 Dicebre. Autunno 2021: Il seme del racconto. Workshop di scrittura alle serre di San Nicola / in collaborazione con Alle Ortiche APS. Scriveremo in una serra. Una storia parte da un seme proprio come una pianta. I semi sono immagini, ricordi, parole, fantasie che germogliano dentro di noi. Alcuni non sopravvivono, sono troppo deboli, ma quelli che resistono danno vita a piante che devono respirare, svilupparsi organicamente, crescere. Parleremo di come coltivare l’immaginazione, progetteremo il nostro giardino delle storie. Un laboratorio adatto a chi comincia e a chi vuole riprendere a scrivere, a chi cerca un nuovo habitat per le solite storie. La prospettiva di una storia. Workshop di scrittura alla mostra di Escher / in collaborazione con Palazzo Ducale. Scriveremo a Palazzo Ducale e utilizzeremo le immagini straordinarie create da Escher. Ogni storia ha bisogno di essere guardata da più punti di vista prima di sceglierne uno. Se «un pavimento può essere anche un soffitto», per entrare nello spazio di una storia possiamo tentare l’assurdo, perfino l’impossibile: trasformare le porte in finestre, camminare a testa in giù, ruotare, ribaltare, svuotare, riempire. Scrivere è spaziare. Ci lasceremo guidare dal genio olandese di Escher. Un laboratorio adatto a chi desidera un focus sulla narrazione dello spazio e a chi ama il binomio arte+scrittura. Incontrare i personaggi. Workshop di scrittura nel foyer della Tosse / in collaborazione con Teatro della Tosse. Scriveremo nel foyer di un teatro. Saremo autori in cerca di personaggi e forse un teatro è il luogo dove trovarli. Parleremo di come si incontra un protagonista e di come lo si riconosce, affronteremo le sue esigenze proprio come se fosse un attore o un’attrice da scritturare, e le uniremo a quelle della narrazione, per non tralasciare la funzione strategica dei personaggi nella struttura del racconto. Un laboratorio di ascolto e scrittura adatto a chi è in cerca di un personaggio e a chi pensa che scrivere sia anche «mettere in scena». I costi dei nuovi workshop. Costo del singolo workshop 80 euro; Costo del ciclo completo da 3 workshop: 210 euro; Maestre: Ester Armanino, Emilia Marasco;
L’Oroscopo nasce da saperi antichi ed è una cosa seria perciò è così difficile orientarsi nel marasma delle proposte astrologiche che troviamo dappertutto dal giornale di carta alla rete. L’Oroscopo è anche un rituale di inizio anno, un gioco. Quasi tutti ne leggono almeno uno, chi nega di farlo spesso mente. Come già in passato, noi di Officina Letteraria torniamo a giocare all’oroscopo. Quest’anno abbiamo coinvolto scrittori che dopo aver frequentato i Laboratori di Officina hanno pubblicato un libro, non per nostro merito ma per aver trovato in Officina Letteraria un “centro di gravità permanente” necessario per intraprendere e portare a termine un progetto, scrittori che collaborano con noi, amici. È stato come fare un gioco di società, un esercizio di scrittura. Ci siamo divertiti e il risultato è il nostro oroscopo 2020 con qualche consiglio per chi scrive, qualche consiglio di lettura, molta ironia e soprattutto i nostri auguri per voi di un 2020 ricco di belle storie. >>> Leggi gli Oroscopi Letterari 2020.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Pesci. Di Andrea Contini. Voi che vi trovate in questo segno zodiacale siete segnati al contempo sia dalle molte possibilità che potete intraprendere sia dal timore di mettervi in gioco. Rappresentate il passaggio della materia in spirito e in altri casi dello spirito in materia. Avete in voi la possibile evoluzione come il possibile stop. Siete in gioco, sempre, in quell’ampio mondo acquatico che è comunque sempre vita e realtà. A voi il coraggio di essere e non di stare nello 0. La prossima data è confortante ha in sé il 2 0 2 0 ad ognuno la propria lettura: le stelle vi indicano la strada. Quella di divenire 1, tra lo 0 e il 2, quell’Uno tra i tanti, tantissimi pesci, in un mondo celato, lontano dagli occhi. A voi la possibilità proprio in questo nuovo anno di compiere il passaggio, la trasformazione, che è lì ad attendervi, infatti l’anno ancora dopo sarà 2021. E quell’ 1 è un eco che arriva dal futuro sino a oggi. Certo speriamo che l’essere umano sia attento ai cambiamenti climatici, che non renda l’acqua troppa inquinata. Ma il vostro compito è troppo importante per non far sì che le stelle guidino il mondo acquatico e vi portino alla vostra meta. Andrea Contini autore di “Vite sottosopra” (ed. Robin). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Acquario. Di Giada Campus. I tuoi astri sono sempre sparpagliati, mai allineati, caro Acquario furioso: nel 2020 la tua confusione sarà rivoluzionaria. Se ancora lo vorrai, verso marzo imparerai ad amare e a preservare la parte migliore della tua irrequietezza. Farai diversi giri di lenzuola prima di trovare quelle di seta. Se perdi la testa, ma non vuoi far rumore, riempi la bocca di terra come Amaranta e mastica lentamente, con gusto fino a saziare le viscere. L’amore ad ogni costo è il motivo per il quale ti alzi ogni mattina, fiutando l’aria che tira, indecisa se indossare i panni della moglie del tenente francese o se, come Tom Joad, iniziare il lungo viaggio verso la California lungo la Routte 66, fino a scorgere il fiume Colorado e a sfiorare la catarsi. Sul fare dell’estate cerca di godere del canto delle cicale impazzite, cammina lento, non vivere per raccontarla, che tanto la vita è già quello che si ricorda. A settembre, puntuale come la vendemmia, arriverà una cotta, una sbronza, una ciucca pesante, ma come sempre, acquario, ti sentirai braccato, oppure mai amato, per scoprire in ottobre quelle mille sfumature dell’autunno che si compie, quindi la possibilità di amare senza febbre. Cambia il tuo destino accettando una progressiva costruzione, sarà un incontro d’amore in un paese in guerra, dove l’amore è la speranza e la guerra i tuoi schemi. Auguri Giada Campus autrice di “Con le mani nel cotone” (ed. Pentagora). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Capricorno. Di Andrea Contini. A voi del Capricorno. Destinati al passaggio e ad avanzare, vi trovate in un segno zodiacale che lascia l’anno vecchio ed accoglie il nuovo. Siete nati in giorni di freddo, di ghiaccio, da lì il vostro carattere. Comunque a parte le sventure, se è vero che “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, fatelo anche per i segni che vi seguiranno. Se l’inizio dell’anno butta male, non arrendetevi, avete la testa dura, siete fatti così. Un po’ di speranza è necessaria. Sono momenti bui e d’altronde siete nati in giorni che hanno poca luce, da lì il vostro scarso ottimismo. Ma non temete avete l’oroscopo a portata di mano e lì cercate l’arcobaleno. E ricordate l’arcobaleno senza pioggia è impossibile, quindi ottimismo eh! Tenaci e caparbi i capricorno scalano verso la cima del monte. Ma non dimenticate di essere anche un po’ pesce. Quindi perseveranza ma anche umiltà. Il mare come del resto la montagna insegnano molto e noi esseri umani che del mito non abbiamo nulla guardiamo all’oroscopo come completamento. Ma ricordate ci vuole equilibrio nell’essere un po’ capra ed un po’ pesce. Quindi buona fortuna e tanta saggezza, da recuperare anche in buone letture, se possibile non solo delle stelle. Andrea Contini autore di “Vite sottosopra” (ed. Robin). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Sagitario. Di Maria Giovanna Marturano. Cari Sagittario, metà arcieri e metà centauri, dopo anni in compagnia di Saturno che ha portato saggezza e maturità, e un lungo anno illuminati da Giove che vi ha fatti trottare per raggiungere nuove mete e tagliare traguardi, é giunto l’anno in cui raccogliere i frutti di tanta fatica. Arrestate il galoppo, pensate al futuro, ai mondi che sono oltre voi stessi e solo allora scoccate la freccia dopo aver preso la mira. Colpite l’obiettivo abbandonandovi all’inebriante sensazione che deriva dalla conoscenza acquisita, dalla saggezza raggiunta. Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (W. Churchill) Maria Giovanna Marturano autrice di “Quando finirà l’estate” (ed. Pentagora). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Scorpione. Di Elena Nieddu. Sei fuoco e fiamme, tempesta e assalto. Nella vita entri a piedi uniti e nessuno ti può fermare. “Il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso”: la tua anima canta le parole di Walt Whitman. Ti trovano scorbutico, difficile: nel silenzio, da solo, trovi una fonte che sgorga e trascina come una barchetta di carta, aprendo l’orizzonte. Sei un pioniere, ami le terre da scoprire. Terre di polvere e stecchi, terre di musica e parole. Ami il fuoco che ti divora dentro, dandoti una ragione per amare. Le braci di Sándor Márai (Adelphi) ti guiderà in un percorso a spirale, attraverso i gironi delle verità che non riesci a pronunciare. Trovi consolazione nello yin dell’acqua, nella sua freschezza. Potresti aver bisogno di Acqua di mare di Charles Simmons (Sur) per trasportarti in un’estate dell’adolescenza, o di Bisogno di libertà di Bjorn Larsson (Iperborea) per immaginarti su una barca a tracciar rotte nel cielo. Per dar valore alla tua storia scrivi un diario, pesa i gioielli dei giorni – un rubino, uno smeraldo – illumina i volti che ti sorridono. Non aver paura di perderti in te stesso, nuota nella vita, che è quella che è, ma è piena di roba. Nasconditi In culo al mondo con Antonio Lobo Antunes (Feltrinelli). E perdonati, se puoi. Elena Nieddu autrice di “Senza pelle” ( ed. Ensemble). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Vergine. Di Edoardo Cavazzuti. Se siete aspiranti scrittori nati sotto il segno della vergine solitamente NON leggete gli oroscopi. Oppure li leggete per poi ignorarli con un’alzata di spalle. Allo stesso tempo, se siete aspiranti scrittori nati sotto il segno della vergine non vi mancano tre cose fondamentali per scrivere bene che sono la disciplina, la disciplina e la disciplina. Nel 2020 continuate così, quindi, ma concedetevi spazio. Lo spazio di sbagliare, ad esempio. Lo spazio di sprecare del tempo, magari. Lo spazio di leggere qualcosa di leggero senza sentirsi in colpa. Nell’anno nuovo, cercate nei libri ciò che sta ai vostri antipodi. Così amerete American Gods di Neil Gaiman, perché è magico e confusionario sia per trama sia per intreccio. Leggerete tutto di un fiato Johnatan Strange e il Signor Norrell di Susanna Clarke e organizzerete i vostri prossimi viaggi solo seguendo gli itinerari di Atlas Obscura. Tornati a casa, vi concentrete su un’altra cosa che vi riesce piuttosto bene: capitalizzare, guadagnare, coltivare. Parliamo di soldi, money, quattrini, verdoni, ma anche di contratti, contatti, commesse. Quindi, fatevi un favore: guardate la scrittura dall’unico punto di vista che conoscete. Smettetela di considerarla un semplice hobby e trasformatela in un vero e proprio lavoro. Il secondo lavoro. Il terzo, se è il caso. Ma un lavoro deve essere, perché questo è quello che sentite, perché questo è quello che è. Edoardo Cavazzuti è Direttore Creativo e Brand Designer. – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Bilancia. Di Eugenio Gardella. Cari scrittori della Bilancia, il 2020 vi attende con un inizio anno piuttosto movimentato ma nel complesso avrete ottime opportunità. Dimenticate le tensioni del passato e ascoltate il vostro cuore. Smettete di negare quella ambigua sensazione che vi disturba quando iniziate a scrivere, la sensazione di essere solo uno dei due piatti della bilancia e di non sapere cosa l’altro piatto farà. Il vostro segno doppio esprime una scrittura molteplice. In voi scalpitano plurali punti di vista, infinite vite e giorni possibili, diversi equilibri fra le parti del vostro romanzo e imprevisti finali per i vostri racconti. Accettate gli alti e i bassi che scombineranno e arrufferanno le vostre fragili certezze. Ascoltate l’altro piatto della bilancia. Iniziate a scrivere seguendo il vostro doppio nel bosco come se fosse il vostro animale guida e il vostro totem. Le scelte che prenderete in questo 2020 vi porteranno fortuna perché in realtà erano già lì ad aspettarvi e il vostro doppio e i vostri personaggi le conoscevano da tempo. Nel frattempo scrivete, in primavera si riaffaccerà Venere e tutto vi apparirà più chiaro. Eugenio Gardella autore di “Sei sempre stato qui” (ed Frassinelli). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Leone. Di Valentina Morelli. Se il 2020 fosse un romanzo, l’incipit del tuo, caro Leone, sarebbe di quelli che portano il lettore (impaziente) alla defenestrazione del tomo: scialbetto e tristanzuolo assai. È inevitabile: i mesi invernali, con le giornate corte, il sole che si nega e l’umidità che ti ammoscia la criniera sono sempre, per te, fonte di afflizione. Non ti abbattere (la resa è poco regale) e approfitta del buio per prepararti a quello che verrà. Riposati e – nel mentre – consuma letture catartiche per spremere fuori ogni malinconia (“Una vita come tante” di Hanya Yanagihara e “Il Sale” di Jean-Baptiste Del Amo fanno più male di un mignolino contro uno spigolo): sarai così pronto ad accogliere, già con l’arrivo dell’equinozio di primavera, il primo di una lunga serie di colpi di scena che trasformeranno una storia iniziata in sordina in un’avventura che tiene il lettore (paziente) sveglio la notte. Valentina Morelli autrice di “Mara conta i passi” (ed. I sognatori). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Cancro. Di Ilaria Scarioni. Ebbene, anche quest’anno come ogni anno siamo agli sgoccioli: l’anno vecchio sta finendo e uno nuovo, nuovissimo, proprio di pacca arriverà! E noi cancerini che possiamo fare per prepararci a questa novità? Intanto, possiamo leggere di nascosto tutte le previsioni per il nostro segno nelle grandi librerie di catena cercando di trovare conferme ai nostri desideri. Già, ma noi del Cancro cosa vogliamo davvero? Come sempre, come ogni anno, non ne abbiamo la più pallida idea, a ogni parola che leggiamo segue un sonoro mugugno. La colpa però non è la nostra , la colpa è della Luna! Che fai, luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa, luna? Si chiedeva il Giacomo nazionale, cancerino d’eccezione, e che vuoi che faccia sta benedetta luna? Fa che ci governa, ci rende instabili, emotivamente labili, talvolta inclini al pianto o all’euforia senza alcuna ragione sensata. Ci fa desiderare schizofrenicamente tutto e il suo contrario! Abbiamo bisogno di praterie sterminate, di discese ardite e di risalite , di andare lontano per struggerci nella nostalgia di casa, come sempre. Vogliamo amori avventurosi e quotidianità rassicurante. Vogliamo tutto. Anche quest’anno, a meno di non essere in terapia con un buon stabilizzatore dell’umore, saremo balenghi e lunatici come sempre! Faremo come sempre grandi sospiri, progetti megalomanici, e drammi di nulla perché si sa il cancro ha un gusto perverso per la tragedia. Se fossimo una canzone non potremmo essere altro che Io sono un istrione del buon vecchio Aznavour! Cantatela nudi davanti allo specchio tutte le mattine. Per tutto il 2020. Porterà bene o forse no, ma mi piace insinuarvi il dubbio. Ed ora i consigli di lettura per l’anno che ci aspetta: Per i più nevrotici e introspettivi, Memorie di un malato di nervi, Adelphi, ma anche Il libro dell’Es, Georg Groddeck, Adelphi. Per i romantici, desiderosi di struggimenti, Cime tempestose, Emily Bronte e Via col vento, Margareth Mitchell, in fondo domani è sempre un altro giorno? Peri cancerini alla ricerca di un po’ di magia la saga completa di Harry Potter da imparare a memoria! A memoria! Colonna sonora anno domini 2010, direttamente dagli anni ’80, Non voglio mica la luna, o forse sì, forse noi la vogliamo, o forse no. Chissà. Film dell’anno ma pure della vita, Io e Annie del più grande dei nevrotici Woody Allen, perché in fondo in questa schizofrenia di desideri, we all need the eggs, anche noi mutevoli cancerini Che sia un anno pieno di eggs ma pure di love, di libri e di storie! Che sia un anno pieno di gioia! Ilaria Scarioni autrice di “Quello che mi manca per essere intera” (ed. Mondadori) – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.
Undici tra scrittrici, scrittori e amici vicini a Officina Letteraria hanno redatto per noi l’Oroscopo Letterario del 2020, fornendo consigli di scrittura e lettura per tutti i tipi zodiacali. Gemelli. Di Cinzia Pennati. L’aria è il vostro elemento ma non di aria è fatto il vostro cuore. Per i nati sotto il segno dei Gemelli il lavoro non procederà nel migliore dei modi, potrà capitare che qualche collega vi metterà i bastoni tra le ruote, ma a chi non succede? Voi usate la vostra testardaggine per non mollare, la vostra golosità per compensare con un dolcetto dolcissimo, in fondo una gratificazione ogni tanto non può che farvi bene. Siate prudenti, però, tenete a freno le vostre manie di grandezza perché avrete tempo di raccogliere ciò che avete seminato. Per quanto riguarda il dio denaro, invece, avrete le stelle a vostro favore ma non fate il passo più lungo della gamba, siate formiche e conservate provviste per il futuro. Starete bene, attenzione, però, ai colpi d’aria, torcicollo e mal di schiena saranno in agguato. Qualche problemino in famiglia, un parente mostrerà gelosia nei vostri confronti, ma si sa, parenti serpenti, quindi non dateci troppo peso anche perché, udite udite, il 2020, sarà per tutti i gemelli sotto il segno dell’amore. Ritroverete la sintonia e la passione che ormai avevate perso verso la persona amata e ci scapperà pure una scappatella nel mese di Aprile! E sarà proprio attraverso quell’esperienza di fuga che riscoprirete l’amore. Quindi, il mio consiglio di lettura per voi è “Felici i felici” di Yasmina Reza. “Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore. Felici i felici” Buon 2020 amoroso, cari gemelli. Cinzia Pennati autrice di “Il matrimonio di mia sorella” (ed. Giunti). – >>> Leggi gli oroscopi degli altri segni zodiacali.