Siamo arrivati al 2017, e sono cinque anni di Officina Letteraria. Abbiamo festeggiato con 120 soci e due nuove scrittrici esordienti, Clara Negro e Ilaria Scarioni. Clara ha pubblicato con Harper Collins e Ilaria uscirà con un romanzo per Mondadori a fine giugno. Intanto Giulia Cocchella sta per presentare il suo secondo libro per bambini; Andrea Fabiani è un poeta, anzi un poeta performativo, vi consiglio di seguire quello che scrive e fa. Cinzia Pennati ha aperto un blog che si è subito conquistato un pubblico. Anche Manuela Romeo ha pubblicato un romanzo con un piccolo editore ligure e Andrea Contini sta per uscire con una bella storia. Altri sono in lettura presso Editor e agenti. Insomma, c’è movimento. C’era una volta il duemiladiciassette 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco Non solo romanzi, anche racconti o fiabe. Sta per uscire il Repertorio dei matti di Genova (Marcos y Marcos) curato da Paolo Nori e scritto da quattordici autori di Officina. In eBook, con Emmabooks, abbiamo la raccolta Oltre le fiabe, una bella antologia realizzata dal laboratorio di Anselmo Roveda, l’autore che dal 2012 cura i nostri laboratori sulla narrativa per l’infanzia e i ragazzi, e Sara Boero. Io e Ester Armanino abbiamo appena terminato il nostro primo laboratorio per un’azienda, Costa Crociere, un’esperienza interessante con un bellissimo gruppo. La condivisione dello spazio di Officina Letteraria con Elisabetta Marasco e le sue classi di bioenergetica ha dato vita a una collaborazione che si è concretizzata nel laboratorio Il diario del corpo, a Sori, condotto insieme a Eugenio Gardella. La scrittura è anche corpo, energia, voce. Ne curiamo tutti gli aspetti con l’aiuto di una maestra calligrafa come Francesca Biasetton, di musicisti, performer come Augenblick, di attori come Dario Manera, Pino Petruzzelli, Antonio Zavatteri. La scrittura è anche un territorio di relazioni perciò collaboreremo al progetto MIGRARTI di Suq Genova e abbiamo appena instaurato un’amicizia è una collaborazione con le donne marocchine dell’associazione La Palma. Potrei continuare, ma mi trattengo… Il 6 maggio abbiamo festeggiato con una giornata emozionante che ha dimostrato quello che ho cercato di raccontarvi in questi post di ricordi. Officina Letteraria è una comunità ed è uno spazio di passioni, di sogni e di risultati concreti.
Nel 2016 abbiamo presentato i nostri laboratori al Consiglio di Corso di Laurea in Lettere dell’ Università di Genova ottenendo il riconoscimento come crediti formativi. Forse per questo o forse perché cominciavamo ad essere un po’ più conosciuti, il numero di giovani che si avvicinano a Officina dal 2016 è aumentato in modo significativo. C’era una volta il duemilasedici 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco Nel 2016 abbiamo preso la decisione di affidare il laboratorio sul romanzo, il nostro terzo livello, quasi esclusivamente a editor, riservando agli scrittori il racconto di un’esperienza, i suggerimenti personali. Abbiamo individuato una guida del laboratorio, Antonio Paolacci, abbiamo mantenuto il contributo prezioso di Laura Bosio e abbiamo cominciato una prima collaborazione con Angela Rastelli, editor Einaudi. Laura Bosio è diventata una colonna portante della nostra scuola; tutte le persone di Officina che hanno pubblicato l’hanno avuta come maestra o l’hanno scelta come tutor. Nel 2016 è nata una collaborazione con la Biblioteca comunale di Sori e con Valeria D’Agata. Il laboratorio di Sori Apprendista scrittore ha avuto subito un gruppo di entusiasti e fedelissimi raccontatori di storie. Il laboratorio estivo ad Apricale è stato un divertente gioco letterario al quale hanno partecipato una decina di persone di varia provenienza, non solo dalla Liguria. Come sempre abbiamo lavorato nell’Atelier A e siamo stati ispirati dalla particolare atmosfera del paese. Nel 2016 è uscito il romanzo di Eugenio Gardella, Sei sempre stato qui (Frassinelli). Nel 2016 è nata Edicolibro, punto di scambio libri ma anche scambio di idee, luogo di reading e di socialità, in piazza della Meridiana. Dieci associazioni e diversi volontari ne garantiscono l’apertura.
Il 2015 è stato l’anno delle collaborazioni, degli eventi esterni a Officina, dell’apertura alla città. C’era una volta il duemilaquindici 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco Un gruppo, del quale facevo parte anch’io, composto da Giulia Cocchella, Andrea Fabiani, Federica Kessisoglu, Dario Manera, Ilaria Scarioni, Marta Traverso, Elena Mearini, ha avuto l’opportunità di collaborare con Approdo Arcigay in occasione di una importante mostra-convegno, alla Commenda di Prè, intitolata “Dimenticare a memoria”. Un lavoro di riflessione e di ricerca sull’Olocausto, un percorso di scrittura forte, emotivo, che ha lasciato una traccia profonda dentro di noi. Nel 2015 Ester Armanino ha guidato un collettivo di giovani di Officina, i Caratteri Mobili, in un lavoro sul tema del cibo per partecipare al Bando per la Biennale dei Giovani artisti del Mediterraneo. Il risultato è stato Re-story-ant, un racconto da comporre, con più di 4.000 combinazioni. Il gruppo è stato selezionato per partecipare alla Biennale a Milano nell’ambito di Expo 2015, e il lavoro di scrittura è stato presentato con un’installazione e un video realizzato da Alessandro Bellagamba, direttore della Scuola di cinema di Villa Bombrini. Abbiamo cominciato la collaborazione col gruppo Augenblick con un laboratorio legato al loro super-premiato video “Su misura”. Siamo tornati ad Apricale con il laboratorio Cercatori di storie. In occasione della riapertura dei corsi a settembre abbiamo allestito Il montaggio di una storia, riaprendo per un giorno l’ex edicola di giornali di Piazza della Meridiana. Il successo dell’iniziativa ci ha spinto a presentare al Municipio centro est un progetto per la riapertura dell’edicola. Intanto qualcuno cominciava a pubblicare: usciva l’Omino dei desideri di Giulia Cocchella. Giulia era stata nei laboratori di Officina, poi aveva proseguito il suo percorso autonomamente; il fatto che pubblicasse ci rendeva tutti orgogliosi. Sono quasi certa che anche gli aspiranti scrittori di Officina abbiano affidato un desiderio, forse un sogno, all’Omino creato da Giulia.
Il 14 febbraio 2014, il giorno di San Valentino, è uscito Senza Amore, il nostro primo ebook con Emmabooks, editrice digitale: un’antologia di racconti d’amore scritti senza utilizzare mai la parola amore e altre parole consuete della narrazione dei sentimenti. C’era una volta il duemilaquattordici 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco Nel 2014 non abbiamo resistito al richiamo della nostra amica Zuzanna e siamo tornati in Polonia, a Cracovia. Zuzanna ci ha introdotto nel mondo delle fiabe e delle leggende polacche e Cracovia ci ha stregato. L’emozione della visita ad Auschwitz è custodita nei nostri quaderni di viaggio, in qualche caso è diventata un racconto. Nel 2014 c’era un bellissimo gruppo di allievi impegnati nel laboratorio sul romanzo. Un gruppo numeroso, composto in gran parte di persone che provenivano dal primo nucleo di allievi dell’esordio di Officina Letteraria. Un gruppo affiatato che ha concluso l’esperienza con una passeggiata per la città, Genova fra luoghi e parole, patrocinata dal Municipio Centro Est. Racconti e musica nelle piazze e nelle strade del centro storico, racconti e musica strada facendo, nel corso di un lungo pomeriggio, fino alla Commenda di Pré. Nell’autunno, cinque creativi provenienti da quel gruppo creavano il Collettivo Linea S; insieme a molte altre iniziative, ci ha regalato una stagione al Count Basie Jazz Club con uno strepitoso gioco letterario, Non sparate allo scrittore, che ha permesso a molte persone dei corsi di Officina, e non solo, di cimentarsi con la scrittura a tema e con la lettura ad alta voce. Il 2014 è stato l’anno della Punteggiatura d’autore con Elisa Tonani; l’anno del Sabato sulle emozioni con Sara Rattaro e sulla Scrittura ironica con Barbara Fiorio; l’anno di Giorgio Gallione con un workshop di Scrittura per il teatro e di Officina ragazzi con Sara Boero. Nel 2014 Ester Armanino è diventata un pilastro di Officina Letteraria, arrivando con un bagaglio di idee, progetti, impegno generoso e passione. Ha trascinato persone, convinte di venire semplicemente a scrivere, in esperienze creative fantasiose dal Metro quadro di città al Greenwriting. Lei architetto, io docente di storia dell’arte contemporanea, abbiamo gradualmente sperimentato un metodo che passa attraverso la creatività espressa in molte forme e che alla fine approda sempre alla scrittura.
Il 2013 è stato l’anno del romanzo collettivo: un laboratorio sperimentale con dieci persone impegnate a scrivere un romanzo breve. Un’esperienza non semplice ma entusiasmante e alla fine il romanzo Oltre il mare, la storia di due ragazzi immigrati che sbarcano a Lampedusa, ha debuttato con un reading al Festival Suq. C’era una volta il duemilatredici 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco Il 2013 è stato l’anno del viaggio a Varsavia, grazie alla collaborazione con Zuzanna Krasnopolska. Zuzanna ha conosciuto Officina da allieva nel laboratorio estivo ad Apricale, lavorava allora come ricercatrice all’Università di Varsavia, era – è ancora – innamorata dell’Italia e della lingua italiana. Grazie a lei, abbiamo visitato Varsavia sulle tracce di due romanzi polacchi; Elena Mearini, recente maestra di Officina, ed io abbiamo coordinato un gruppo di scrittura di allievi di Officina e di studenti polacchi di italianistica e abbiamo sperimentato il nostro primo laboratorio nomade Scrivere a… Il 2013 è stato l’anno della Scuola elementare di scrittura emiliana (a Genova) di Paolo Nori che si è concluso con un reading al Munizioniere e un quaderno di racconti stampato. Il 2013 è stato l’anno del Sabato in Officina, un workshop tenuto per un sabato al mese con uno scrittore sempre diverso. È stato l’anno del primo workshop Scrivere un corto con Federica Pontremoli, sceneggiatrice di film di Soldini, Moretti, Ozpetek. Nell’estate del 2013 Claudia si è trasferita in campagna e ha ricominciato a viaggiare. Non sono rimasta sola a lungo perché il lavoro che abbiamo fatto insieme ha creato un luogo, Officina Letteraria, con un cuore pulsante e Marta Traverso e Clara Negro mi hanno aiutato a traghettare Officina nel 2014.
Non era scontato. Nel 2012, quando l’avventura di Officina Letteraria aveva inizio, non era scontato che potesse durare nel tempo. Ho cominciato a immaginare una scuola di scrittura probabilmente sull’onda di un cambiamento che era avvenuto nella mia vita con l’uscita dei miei primi due romanzi e con la conclusione di un’esperienza professionale importante come la direzione dell’Accademia Ligustica di Belle arti. Con il termine del mio mandato riprendevo il mio ruolo di docente, riscoprendo da un lato la felicità della didattica e dall’altro un tempo che avevo a disposizione e che per quasi dieci anni era stato assorbito dal lavoro organizzativo. E’ stato un amico a ispirarmi: “Ora cosa farai di tutto quello che hai imparato?”. C’era una volta il duemiladodici 5 anni di Officina Letteraria di Emilia Marasco A ripensarci credo proprio che sia stata quella domanda a far scattare la mia immaginazione. Tra le cose che avevo acquisito c’era la convinzione che perché un’idea riesca a diventare progetto e poi realtà, non si possa pensare di fare tutto da soli. Ho cominciato a pensare alle persone da coinvolgere ma non mi decidevo a parlarne con qualcuno in particolare. Poi, un giorno, ho telefonato a Claudia Priano. Non ci vedevamo da un po’, lei aveva fatto un viaggio, stava scrivendo il suo quarto romanzo, anch’io avevo un viaggio importante da raccontarle. Non avremmo mai smesso di parlare, di scambiarci pensieri ed emozioni… così le ho parlato dell’idea che avevo in testa. Claudia ha subito alimentato e arricchito quell’idea con una passione che è diventata subito forza motrice. Due temperamenti diversi, due esperienze di vita diverse, due scrittrici diverse: di simile avevamo l’entusiasmo, il decisionismo e forse un pizzico di follia. Così Officina Letteraria è nata al tavolino di un caffè del centro storico e molti altri caffè genovesi sono stati in quel periodo il nostro ufficio, insieme talvolta alla cucina di casa mia. Abbiamo riflettuto e discusso su ogni dettaglio, ci saremmo servite il meno possibile della parola scuola. Immaginavamo un metodo orizzontale, un gruppo in cui il conduttore fosse qualcuno che mette a disposizione un’esperienza, strumenti e un sapere acquisito sul campo. Immaginavamo un gruppo di maestri, ma abbiamo deciso di cominciare con un primo laboratorio sperimentale per poi valutare i risultati e progettare una crescita. Quello che non potevamo immaginare era l’interesse che la nostra proposta avrebbe suscitato. Dopo la presentazione alla sala Sivori, con i nostri primi dodici iscritti e una lunga e inaspettata lista d’attesa, abbiamo deciso di attivare un secondo laboratorio per un altro gruppo di dodici iscritti. Dieci di loro sono ancora in vario modo parte di Officina. Il laboratorio intitolato “Io e gli altri. Raccontare e raccontarsi” si è concluso con un reading nel Munizioniere di Palazzo Ducale. Nell’estate, alcuni aspiranti scrittori ci hanno seguito ad Apricale e altri sono arrivati. Un laboratorio memorabile per la particolarità del paese, per l’interazione con gli abitanti, per la presenza di Bruno Morchio e i suggerimenti di Bruno Cereseto (del Teatro della Tosse) per il reading finale nell’Atelier A. Nell’autunno abbiamo inaugurato la sede di via Cairoli, con i tavoli colorati trapezoidali, l’angolo del caffè, le opere di tre artisti (Gregorio Giannotta, Mauro Panichella e Giulia Vasta) e un programma ambizioso: laboratori di primo, secondo e terzo livello, workshop, i seminari del sabato e, oltre a noi, Laura Bosio, Bruno Morchio, Giulio Mozzi, Paolo Nori, Federica Pontremoli. Emilia Marasco